Tesori nascosti

Il Convento dei frati cappuccini


E' sorprendente come passeggiando subito dietro l'uscio di casa si possano scorgere piccoli tesori nascosti, lasciati  ahimè all'incuria ed in totale stato di abbandono. Si scorge su una piccola collina alla spalle dell' abitato di Puccianiello, Caserta, qualcosa che attira la mia attenzione.Mi avvicino il più possibile, muovendomi tra cumuli di immondizia di ogni genere e attraverso a piedi una stradina di campagna che si snoda tra uliveti e case abitate fintanto che non mi accorgo di trovarmi in una proprietà privata. Riesco a fare qualche foto e credo che la struttura, che tanto mi incuriosiva, sia un antico convento. 

Delle mura con l'immagine di san Francesco d'Assisi e sembrerebbe, la Madonna dell'Assunta, anche se devastata. Una piccola chiesetta abbandonata, un orto-giardino e qualcosa che somiglia proprio ad una serie di celle, quelle proprio tipiche dei conventi. Torno a casa e cerco notizie su google. Qualunque guida turistica riporta tra le cose da visitare nella zona di Caserta, un "ex convento" di frati cappuccini. Allora, se menzionato come sito di interesse turistico, perchè lasciarlo cosi?

Ecco quello a cui sono riuscita a risalire dalle fonti su internet:

Il Convento dei frati minori Cappuccini, venne realizzato nel "tenimento" della Contea di Caserta, su una collina sovrastante il Casale di Puccianiello. Venne realizzato a cura e spese di Baldassarre Acquaviva, conte di Caserta. Del Casale di Puccianiello si trovano riscontri già all' epoca del triumvirato di Cesare, Pompeo, Crasso. Con il dominio longobardo e normanno, molte famiglie si alternarono nel possesso di quella che era genericamente intesa come Contea di Caserta, comprensiva di tutti i casali, ossia le attuali frazioni della città. Nel 1570, il Conte Baldassarre acquisto' i terreni su cui sorgono tuttora i resti del convento, l' opera venne donata all' ordine dei Cappuccini, frati dell' ordine di san Francesco d' Assisi. L' ordine dei Cappuccini venne istituito nel 1528 da Papa Clemente VII (1523-1534), in piena riscossa della Chiesa, la Controriforma, che accanto agli ordini religiosi dedicati  alla predicazione, alla carità e all' istruzione, come i Gesuiti, Barnabiti, Orsoline e Teatini, si vollero ordini che si prendessero cura delle anime e delle sofferenze dei più semplici, rafforzando nel contempo la fede e fedeltà a Roma. I lavori iniziarono nel 1570 fino al 1575. La Chiesa era costituita da una sola navata centrale e da un porticato antistante l'ingresso. Solo in un secondo momento fu arricchita da altre due cappelle a sinistra, entrando in una delle quali il conte Acquaviva, si riservo' il diritto di sepoltura per lui e i suoi discendenti. Pare che nella prima cappella trovi collocazione proprio la tomba del terzo figlio di Baldassarre, Francesco. Nella seconda dovrebbe giacere quella dello stesso conte Baldassare Acquaviva. Le prime costruzioni subirono notevoli danni in seguito a dei terremoti, cosi i frati si prodigarono a ricostruire e migliorane le strutture. Solo nel 1681, si disposero le celle, a conferma di quanto si puo' ancora notare, cosi come i dormitori e i servizi indispensabili. Al 1755, risale la costruzione dei cantinati e le vasche per l raccolta dell' acqua e addirittura una bilioteca di non poco valore. Essa fu addirittura aperta a tutti gli studiosi ed era dedicata alla preparazione degli stessi frati. Visse un breve periodo di prosperità, il convento, finchè non ci fu l' arrivo dei Francesi, negli anni antecedenti la repubblica partenopea. Fu cosi che pian piano il convento venne utilizzato per ben altre funzioni, divenne in breve tempo ricovero per uomini e mezzi durante le campagne contro i briganti. Con l' occupazione del regno ad opera di Giuseppe Bonaparte e Gioacchino Murat, nel 1808, tutti i beni appartenuti alla chiesa furono confiscati e passati al demanio pubblico. il convento dei cappuccini, già danneggiato dall' occupazione francese, fu utilizzato come lazzaretto, subendo ulteriori danni.  Nei primi anni trenta, del 1900, nell' ambito del Piano di Sviluppo Sanitario, gli Ospedali Riuniti di Napoli, lo utilizzarono come ricovero per il le malattie infettive e ancora dopo venne aperto per accogliere gli sfollati di Cassino. 

Il vescovo Vito Roberti, e siamo ormai ai giorni nostri, (1965-1988), chiese di entrarne in possesso per realizzarvi delle opere sociali. Il Comune di Caserta, ritiro' il custode e affido' il convento, o almeno cio' che ne restava, a Don Salvatore D'Angelo, fondatore del Villaggio dei Ragazzi in Maddaloni (CE). Oggi, la struttura che versa ancora in pessime condizioni, vorrebbe essere ripresa in mano dall' Ordine dei Frati Cappuccini, per restituirlo all' antico splendore, dopo 137 anni di lontananza. Sembra che sia in atto la cessione a loro favore da parte della direzione del Fondo Culto. Si spera che sia davvero cosi. Certi tesori, che costituiscono il patrimonio culturale della nostra terra non dovrebbero mai essere lasciati cosi. Spero che internet possa essere, con questo articolo e le altre fonti storiche rinvenute in rete, citate alla fine di quest'articolo, smuovere la sensibilità degli enti preposti allo scopo di ripristinare l'antico valore e la bellezza di questo convento e di altre opere di valore non solo storico e architettonico che non meritano affato la fine alla quale sono stati lasciati. 


Strada che costeggia le mura del convento
Icona di san Franceso d'Assisi
Chiesetta entro le mura del convento
Particolare del campanile

Stradina che conduce all'ingresso
Uliveti che circondano il convento

Vista dalla strada_ celle dei monaci

Vista dalla strada_ Mura del convento
Strutture annesse al convento



Link d' interesse:

https://www.google.it/url?sa=t&rct=j&q=&esrc=s&source=web&cd=1&cad=rja&uact=8&ved=0ahUKEwj30-Gro9nJAhUKtBQKHW65DaAQFggrMAA&url=http%3A%2F%2Fdigilander.libero.it%2Fmauronemesio%2Fil_convento.htm&usg=AFQjCNFV7eIu5uAtZFlsoiInq_-cRjagoQ&sig2=f-0Wc_xiD6h60GXaleYvjw&bvm=bv.109910813,d.bGQ;

https://www.google.it/url?sa=t&rct=j&q=&esrc=s&source=web&cd=2&cad=rja&uact=8&ved=0ahUKEwj30-Gro9nJAhUKtBQKHW65DaAQFggxMAE&url=http%3A%2F%2Filuoghidelcuore.it%2Fluoghi%2Fce%2Fcaserta%2Fchiesa-di-san-francesco-e-convento-dei-frati-cappuccini-di-caserta-localit-puccianiello-%2F18952&usg=AFQjCNEHnjFY36TSpu7prJyIG3DC7CruJQ&sig2=oMRbQsdnaqcRLa2Ftp7NRg&bvm=bv.109910813,d.bGQ

Commenti

  1. una persona circa 30 anni fa, visto lo stato di abbandono in cui versava,che per caso l'ha visto, perché ricoperto da erbacce,allora non sarebbe stato possibile nemmeno fare foto , perché ricoperto fin sopra al campanile da erbacce di ogni genere,e nessuno avrebbe mai pensato che ci fossero stati dei ruderi di un convento se non fosse per questa persona che ancora oggi se ne prende cura,senza ness guadagno ,motivato solo dal suo grande amore per la natura

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